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Imperatrici, matrone, liberté: la mostra degli Uffizi sulle donne dell'antica Roma trasloca on line

Aperta all’inizio di novembre aveva dovuto chiudere dopo appena un giorno a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia; da oggi è la prima mostra degli Uffizi in assoluto ad essere offerta in formato digitale.

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la mostra degli Uffizi arriva a casa la mostra degli Uffizi arriva a casa © Ufficio stampa Uffizi
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Aveva avuto appena il tempo di essere inaugurata, all’inizio dello scorso novembre: poi, dopo appena un giorno, le restrizioni rese necessarie dalla pandemia ne avevano imposto la chiusura, insieme a quella di tutte le Gallerie degli Uffizi.

Ma
‘Imperatrici, matrone, liberte’, la mostra archeologica sulla figura e il ruolo della donna nell’antica Roma (circa 30 sculture, allestite nella sala Detti e la Sala del Camino al piano ammezzato della Galleria delle Statue e delle Pitture, con la curatela di Novella Lapini e la supervisione del responsabile Antichità Fabrizio Paolucci) può di nuovo essere ammirata da tutti, gratuitamente, anche a museo chiuso.

L'esposizione è infatti stata completamente digitalizzata in alta definizione ed è da oggi possibile farne un vero e proprio tour virtuale sul sito del museo, uffizi.it (https://www.uffizi.it/mostre-virtuali/imperatrici-matrone-liberte), liberamente accessibile da computer e smartphone.

Si tratta della
prima mostra in assoluto resa visitabile online dalle Gallerie in questa modalità. Prima d’ora erano stati realizzati altri due tour virtuali, ma di diversa tipologia: il primo ha riguardato i nuovi allestimenti delle sale del Cinquecento fiorentino e veneziano al primo piano del museo, inaugurati nel 2019, mentre il secondo, a partire da febbraio, ha messo a disposizione una esperienza digitale nei suggestivi spazi della Grotta del Buontalenti nel Giardino di Boboli.

Adesso, oltre a poter accedere in prima persona all’esposizione archeologica con un semplice tocco di mouse, sarà anchepossibile zoomare su tutti i dettagli delle opere e visualizzare didascalie ed informazioni aggiuntive, sia in italiano che in inglese; non solo, grazie ad una nuova funzionalità, si potrà collegarsi direttamente alla scheda tecnica completa dell’opera negli archivi del sito del museo.

 

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