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Saharawi, oggi la proiezione online del documentario “Il Muro. La ferita del Sahara”

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Saharawi Saharawi © kalu Institute on VisualHunt / CC BY-NC-ND
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Da ormai molti anni la Valdisieve è strettamente legata a Tifariti ed il Popolo Saharawi. Da tanti anni le amministrazioni della Valdisieve ospitano sui loro territori, grazie al coinvolgimento delle tante associazioni che a vario titolo contribuiscono all’accoglienza, i piccoli bambini Saharawi che trascorrerono proprio in questo territorio l'estate (l'estate 2020 è stata la sola eccezione vista l'emergenza sanitaria, ndr) giocando, facendo attività e sottoponendosi a controlli medici, che altrimenti sarebbero impossibili nel deserto algerino dove vivono. 

Per tale motivo accogliamo di buon grado le informazioni ricevute dall'associazione di Sesto Fiorentino Ban Slout Larbi in merito ad un documentario sul Popolo Saharawi. La proiezione online di “Il Muro. La ferita del Sahara” di Gilberto Mastromatteo e Fiorella Bendoni si terrà questa sera (lunedì 28 dicembre, ndr). Il film-documentario è stato prodotto dall'Associazione Ban Slout Larbi, con il patrocinio della sezione italiana di Amnesty International e in collaborazione con l'Associazione Italiana di solidarietà con il popolo Saharawi (Ansps) e l'intergruppo parlamentare italiano di amicizia con il Popolo saharawi.

A partire dalle 21, sulla pagina Facebook e sul canale Youtube dell’associazione Ban Slout Larbi, gli autori si confronteranno in diretta sui temi del documentario con Fatima Mahfud, rappresentante in Italia del Fronte Polisario. Alle 21,45, sul sito dell’associazione www.bansloutlarbi.it, sarà proiettato il film che racconta il dramma e l’ingiustizia di un popolo separato dalla propria terra da un muro lungo più di 2700 km, presidiato dall’esercito marocchino e circondato da milioni di mine antiuomo. Le voci sono quelle di Ahmed, rimasto senza una gamba a causa di una mina antiuomo mentre stava pascolando i suoi cammelli; della giovanissima Fatimetu, sminatrice proprio lungo quel muro che divide il suo paese; di Mohamed, direttore del museo saharawi della Resistenza; di Kadija, che dall’altra parte del muro, tanti anni fa, ha lasciato la propria città. Incontro con gli autori dalle 21. 

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