OK!Valdisieve

Il Sindaco di San Godenzo, stigmatizza le dichiarazioni rilasciate dal legale della AGSM AIM. Nessuna nostra scorrettezza

L'Amministrazione comunale che rappresento si è solo limitata ad esercitare il proprio diritto di difesa, dichiara Piani

Abbonati subito
  • 297
Emanuele Piani, sindaco di San Godenzo Emanuele Piani, sindaco di San Godenzo © okm
Font +:
Stampa Commenta

L'argomento eolico, non smette di suscitare dibattiti e prese di posizione anche da parte degli Amministratori locali com'è il caso del Sindaco di San Godenzo Emanuele Piani che si è espresso in una sua nota sull'argomento. Il Sindaco Piani ha partecipato all'udienza che il TAR della Regione Toscana ha fissato in merito al ricorso presentato dal Comune di San Godenzo, da Italia Nostra e Club Alpino Italiano, contro il progetto dell'impianto eolico industriale del giogo di Villore presentato dalla Ditta AGSM AIM ed autorizzato dalla Regione Toscana. Di seguito una sua nota.

Ieri ho partecipato all'udienza che il TAR della Regione Toscana ha fissato in merito al ricorso presentato dal Comune di San Godenzo, da Italia Nostra e Club Alpino Italiano, contro il progetto dell'impianto eolico industriale del giogo di Villore presentato dalla Ditta AGSM AIM ed autorizzato dalla Regione Toscana. Ho potuto seguire i vari interventi dei rispettivi studi legali e a fine udienza mi sono soffermato al di fuori dell'aula con conoscenti ed amici. Stamani mattina leggendo la stampa locale mi sono imbattuto in un comunicato redatto dall' Avv. Germana Cassar, legale incaricata dalla ditta AGSM AIM, pubblicato sul Filo del Mugello, il quale riporta tutte le convinzioni di chi deve difendersi dai ricorrenti. Fino a qui tutto nella norma. Negli ultimi passaggi però, si legge: “il tentativo scorretto da parte del comune di San Godenzo e di Italia Nostra di richiedere un rinvio dell'udienza pubblica paventando la carenza dell'autorizzazione sismica e problematiche concernenti il piano rocce e terre di scavo non vale ad inficiare...” ed ancora “ il Comune e Italia Nostra hanno chiesto di poter depositare un atto di cui non eravamo a conoscenza e pertanto ci siamo opposti ritenendolo tardivo e irrilevante”.

A questo punto è necessaria una precisazione: il documento in questione è un atto redatto dalla Regione Toscana in merito al procedimento oggetto di ricorso e pervenuto per PEC in data 13/12/2023, 5 giorni prima del dibattimento, ovvero quando erano già scaduti i termini processuali per il suo deposito tempestivo. Ritenendolo un documento importante abbiamo chiesto al giudice che venisse comunque acquisito agli atti del giudizio. Gli avvocati che difendono Regione Toscana e AGSM AIM hanno scelto di opporsi, è una loro facoltà. Confido che il giudice decida di acquisirlo e di valutarlo perchè a nostro avviso è un documento importante, tra l'altro emanato dalla stessa Regione, nel quale si paventa anche la possibilità dell'applicazione del regime sanzionatorio previsto dall'art. 29, D.Lgs. n. 152/2006. 
Tengo, pertanto, qui a stigmatizzare le dichiarazioni rilasciate dal legale della AGSM AIM in merito ad una presunta scorrettezza dell'Amministrazione comunale in merito alla produzione documentale in argomento. L'Amministrazione comunale che rappresento si è solo limitata ad esercitare il proprio diritto di difesa, premurandosi di fornire al TAR, non appena ne ha avuto possibilità, tutte le informazioni e documentazioni utili alla importante decisione da assumere. Nulla, pertanto, di anomalo o di scorretto nella condotta dell'Amministrazione e la richiesta di deposito rientra nelle normali dinamiche processuali. Stessa premura non è stata avvertita evidentemente dalla AGSM AIM, la quale ha ritenuto di non riferire al TAR i recenti importanti sviluppi della vicenda che sono riportati nel documento della Regione Toscana al cui deposito la società si è opposta. A differenza dell'avvocato della società, non ritengo che l'opposizione alla produzione del documento in questione costituisca una scorrettezza, ma rientra nelle facoltà difensive della AGSM AIM, al pari della facoltà difensiva del Comune di chiederne l'acquisizione al giudizio. Leggo quindi le dichiarazioni rilasciate dall'Avv. Cassar come un tentativo per spostare l'attenzione dall'importanza del documento prodotto per dirottarla su una presunta quanto infondata accusa di scorrettezza del Comune. Dopo tutto il miglior modo di difendersi è attaccare. Non è mia intenzione portare il confronto con la AGSM AIM fuori dalle aule di tribunale e dalle sedi istituzionali e questo intervento si è reso solo necessario per precisare alcuni aspetti della vicenda e per tutelare la comunità che rappresento con lealtà e dedizione. Abbiamo grande fiducia nella giustizia e attendiamo fiduciosi la decisione del TAR Toscana. Siamo convinti delle motivazioni che ci hanno portato a presentare il ricorso e di star difendendo l'interesse della collettività, in ogni caso non abbiamo mai mancato di rispetto verso il proponente o nessun altro.

Lascia un commento
stai rispondendo a