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Salumificio Bechelli, lavoratori a rischio: da tutto il Valdarno forte preoccupazione

Le voci dal Valdarno a seguito dello stato di agitazione dei lavoratori Gran Terre dello stabilimento di Reggello

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Due giorni fa la notizia dello stato di agitazione proclamato da Cgil, Cisl e Rsu insieme ai lavoratori e alle lavoratrici del gruppo "Gran Terre" di Reggello. 

“Esprimo forte preoccupazione per quello che sta accadendo allo stabilimento Gran Terre, ex salumificio Bechelli di Reggello, parliamo di una realtà occupazionale storica che in oltre 40 anni ha garantito lavoro per tanti valdarnesi e che ha sempre rappresentato un presidio di grande qualità nell’agroalimentare toscano. Le notizie che arrivano in queste ore dalle organizzazioni sindacali del territorio richiedono un intervento collegiale e forte di tutte le istituzioni. Da parte mia porterò il caso in Regione, chiedendo al presidente Giani l’attivazione dell’unità di crisi e ogni azione necessaria per scongiurare il trasferimento”, così Cristiano Benucci consigliere regionale Pd commenta la notizia dello stato di agitazione .

Sull'argomento ha espresso forte preoccupazione anche Elisa Tozzi (gruppo Toscana Domani): "Trasferimento produttivo sarebbe tragedia sociale per la comunità, tutelare in ogni modo occupazione. L'allarme lanciato dai sindacati sullo stabilimento "Gran Terre" di Reggello, con decine di lavoratori a rischio e il probabile trasferimento produttivo in Emilia Romagna, è una tragedia per le nostre comunità, ancora ferite dal caso Bekaert. Supporterò in ogni modo tutte le iniziative dei lavoratori e delle lavoratrici a tutela dell'occupazione, auspicando che tutti i rappresentanti politici di questo territorio, quale che sia la loro parte politica, facciano altrettanto. Dobbiamo attivarci subito e in ogni sede opportuna per scongiurare l'ennesimo colpo al cuore del nostro tessuto socio-economico, un colpo che manderebbe in rovina tante famiglie".

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