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Mascherine FPP2 senza marchio CE,Insieme per Rufina:"Nessuna risposta alle richieste di spiegazioni"

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Le mascherine Le mascherine © Chiara Mazzei
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Giunge in redazione un comunicato stampa della consigliera Chiara Mazzei per Insieme per Rufina (Fratelli d'Italia) sulla questione della distribuzione di mascherine FPP2 senza marchio CE:

"Perché il Sindaco di Rufina non rende pubbliche la provenienza, il produttore e il distributore delle mascherine che lui personalmente ha consegnato ai ragazzi delle scuole? Perché non rende pubblici i documenti che attestino la certificazione UE 425/2016?

Lo scorso mese di gennaio il sindaco di Rufina ha consegnato delle mascherine nelle scuole del comune prive del marchio CE, e di indicazioni sul rivenditore e il distributore, in buste non sigillate ma richiudibili, con scritte esclusivamente in cinese. I genitori che ci hanno contattato si sono detti molto perplessi per la scelta di consegnare a dei bambini dei dispositivi di sicurezza individuale senza segni inequivocabili di garanzia.

Abbiamo chiesto al sindaco quali garanzie di sicurezza ci fossero su queste mascherine, richiedendo copia dei documenti che attestino le certificazioni necessarie, dal momento che le scritte sulle buste sono in ideogrammi e quindi incomprensibili. Abbiamo altresì domandato il motivo per cui si è scelto di consegnare a dei minori delle mascherine non sigillate, e per quale motivo non siano state acquistate delle mascherine da aziende toscane. Nelle nostre interrogazioni abbiamo sottolineato la mozione 197/2021 della Regione Toscana, che spinge gli enti pubblici ad acquistare i dispositivi di protezione individuale da aziende toscane, col fine di preservare posti di lavoro nella nostra regione. Anche alla luce delle dichiarazioni di solidarietà che il Consiglio Comunale di Rufina ha espresso nei confronti dei dipendenti licenziati da aziende che hanno delocalizzato la produzione in altri territori o all'estero, come nei casi Bekaert e GKN, ci risulta incomprensibile la scelta di non acquistare tali dispositivi dalle aziende del territorio.

Cercando risposta alle nostre domande abbiamo dovuto consegnare ben due interrogazioni, ma entrambe sono state completamente eluse. È grave che si ignorino le interrogazioni dell'opposizione in maniera così testarda, ma ancora più grave è non consegnare copia delle certificazioni su una questione delicata come la sicurezza dei bambini. A questo punto abbiamo girato tutta la questione ai consiglieri regionali di Fratelli d'Italia, che hanno già presentato un'interrogazione regionale, nella speranza di comprendere perché il sindaco non voglia rendere pubbliche le certificazioni delle mascherine."

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