Pelago © Comune di Pelago via Facebook
Il Comune di Pelago prende posizione sulla transizione energetica e lo fa con un messaggio chiaro: le energie rinnovabili sono una priorità, ma devono essere sviluppate nel rispetto del territorio, del paesaggio e delle comunità locali.
Con una delibera approvata dalla Giunta comunale il 29 dicembre 2025, l’Amministrazione ribadisce il proprio impegno nella lotta ai cambiamenti climatici e nella riduzione delle emissioni, in linea con gli obiettivi europei, nazionali e regionali. Allo stesso tempo, però, sottolinea la necessità di un approccio equilibrato, che non sacrifichi le peculiarità ambientali e socio-economiche delle aree montane della Valdisieve.
Secondo il Comune, gli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili dovrebbero essere realizzati soprattutto in zone già compromesse o degradate, come aree industriali dismesse, infrastrutture esistenti o superfici già urbanizzate. Questa scelta permetterebbe di produrre energia pulita e, allo stesso tempo, di recuperare spazi marginali, evitando nuovi impatti su ambienti naturali di alto valore.
Diversa, invece, la valutazione sugli impianti di grandi dimensioni in aree di pregio paesaggistico. In contesti fragili, dove l’economia locale è fortemente legata al turismo sostenibile, alla valorizzazione dei boschi e del patrimonio rurale, interventi industriali invasivi rischiano di compromettere in modo irreversibile le risorse che rappresentano l’identità e il futuro di questi territori.
Un altro punto centrale riguarda le ricadute economiche e sociali. L’Amministrazione di Pelago ritiene fondamentali quegli investimenti capaci di portare benefici concreti e duraturi alle comunità locali: posti di lavoro, opportunità per le imprese del territorio, miglioramento dei servizi e rafforzamento della coesione sociale. In assenza di questi vantaggi, il rischio è che i territori subiscano solo i costi ambientali e paesaggistici, senza reali ritorni.
Alla luce di queste considerazioni, il Comune di Pelago ha espresso la propria contrarietà al progetto del parco eolico “Londa”, un impianto da 30 megawatt che coinvolgerebbe anche i territori di Dicomano, Rufina e Pratovecchio Stia. Secondo l’Amministrazione, il progetto non è compatibile con la pianificazione territoriale né con la visione di sviluppo sostenibile dell’area.
La Giunta ha inoltre dato mandato al Sindaco e agli uffici comunali affinché questo indirizzo politico venga portato avanti in tutte le sedi istituzionali e nei rapporti con gli altri enti.


