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Tina Anselmi e il Mugello. Visite e Passione politica

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Tina Anselmi e il Mugello. Visite e Passione politica Tina Anselmi e il Mugello. Visite e Passione politica © n.c.
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Come i lettori ormai sapranno è' morta l’On. Tina Anselmi, prima donna ad aver ricoperto la carica di Ministro della Repubblica: fu nominata nel luglio del 1976 titolare del dicastero del Lavoro e della Previdenza Sociale in un governo presieduto da Giulio Andreotti. Tina Anselmi, eletta più volte parlamentare della Democrazia Cristiana, aveva 89 anni. Proveniente da una famiglia orgogliosamente cattolica e antifascista, fu giovane staffetta partigiana durante la guerra di Liberazione. E' deceduta nella sua casa di Castelfranco Veneto.

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La senatrice Tina Anselmi, già ministro del Governo Italiano, facente parte della Democrazia Cristiana, veniva spesse volte nel Mugello, segnatamente quando erano in vista le elezioni politiche e amministrative. La ricordiamo negli anni ’60, accanto al prof. Antonio Cassigoli, negli anni ’70 in un incontro con gli iscritti della Dc, presente anche in altri paesi del Mugello, ma è ancora nitido il ricordo quando tornò a Borgo San Lorenzo (giovedi 9 giugno 1994), in occasione della presentazione del libro di don Rodolfo Cinelli, pievano di Borgo San Lorenzo “ Per non dimenticare Casetta di Tiara” (Edizioni “Il Filo”), i ricordi cioè di giovane prete in quella lontana chiesetta sui contrafforti dell’Appennino in comune di Palazzuolo sul Senio in piena seconda guerra mondiale. Il Giotto era gremitissimo, erano presenti anche i Partigiani Cristiani che combatterono con Tina Anselmi, don Desiderio Sozzi parroco di Bivigliano, il giornalista de La Nazione Paolo Guidotti, nonché direttore de Il Filo, che coordinò la serata quindi don Giancarlo Corti, il sindaco Luciano Baggiani (dell’Anpi borghigiana non c’era nessuno - ndr) e tanti altri. A parte la storia vissuta in prima linea di don Rodolfo Cinelli che addirittura doveva esser fucilato dai tedeschi, gli interventi di don Sozzi e di Tina Anselmi furono di una intensità emotiva, profonda, che caratterizzò quella serata (in quel periodo il “salto della quaglia” era impensabile), con ricordi e racconti di eroismo che caratterizzarono la resistenza (con è stata solo quella di sinistra), combattuta per realizzare una vera democrazia, senza andare dalla padella (fascismo) nella brace (comunismo), come l’Anselmi con dovizia di particolare spiegava e raccontava. Meno male che oggi, davanti alla salma di Tina Anselmi qualche grosso esponente di quello che era il partito del paradiso dei lavoratori ha dato ragione all’Anselmi. Meglio tardi che mai. Un bel ricordo, nel Mugello, di questa donna coraggiosa. Foto 2. Teatro Giotto, giovedi 9 giugno 1994. L’On. Tina Anselmi, dopo la presentazione del libro, si intrattiene con Luca Lapi. (Foto A. Giovannini)

 

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Commenti 1
  • GIANNI

    HO L'IMPRESSIONI CHE SI SBAGLI CARO GIOVANNINI ( LA RINGRAZIO DI TUTTO QUELLO CHE CI FA CONOSCERE), MA DALLA VENUTA DELL'ANSELMI A BORGO, LO SA QUANTI SALTI DELLA QUAGLIA CI SONO STATI? MOLTISSIMI SPECIALMENTE I COSIDDETTI CATTOLICI DEMOCRATICI O PEGGIO ANCORA I CATTO-COMUNISTI CHE SONO ANDATI AD INGROSSARE LE FILE DELLA SINISTRA,TRADENDO I LORO PRINCIPI MA PIU' CHE ALTRO I VALORI DEI LORO GENITORI E DEI LORO NONNI. COSE PENOSE.

    rispondi a GIANNI
    ven 4 novembre 2016 09:34